Lady Marmalade

‘Quando dalla provincia di Napoli in cui ero nata me ne venni a Roma in cerca di fortuna e di una nuova vita, portai nel mio cuore una cosa sopra ogni altra: il sapore dei panini imburrati che mia madre mi infilava nello zaino prima che andassi a scuola’.
Comincia così il mio romanzo ‘Gli uomini sono come le lavatrici’, con questo dolce ricordo della protagonista Lara, che proprio come me, non aveva vergogna di mangiare i suoi panini imburrati in presenza delle amiche, che quasi la deridevano perché non tirava fuori dalla sua cartella (tra l’altro non era neppure griffata!) una merendina di quelle confezionate.
Eppure il sapore delle cose fatte in casa, per di più preparate con tanto amore da una mamma, hanno tutto un altro sapore.

Per fortuna che oggi, le cose di cui all’epoca ci si vergognava, sono ritornare di moda e mangiare una fetta di ‘pane e burro’ o ‘pane e marmellata’ è diventato ‘cool’ al Nord Italia.

Sapete, ho tanti ricordi legati al cibo, tutti splendidi, anche se quelli legati ai dolci e alla loro preparazione, la fanno da padrone, forse per i profumi che emanavano.

Oltre alle torte che preparavamo in casa nelle grandi occasioni o anche solo nelle domeniche normali e ai dolci di Natale cucinati secondo le vecchie ricette di famiglia, era sempre una gran festa quando mia mamma decideva di fare la pastiera, gli struffoli o la sua inimitabile crostata, che neanche il più bravo ‘pastry chef’ riuscirebbe a fare (secondo me, eh!).
E voi? Avete ricordi ‘culinari’ legati alla vostra infanzia? Fatemi sapere! Sono curiosissima!
PS: Mi raccomando continuate a leggere ‘Gli uomini sono come le lavatrici’ e ditemi cosa ne pensate!

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