Caterina Balivo: “Per crescere un figlio, servono solamente amore e rispetto”

La regina della Rai si racconta a ruota libera a Gay.it: unioni civili, adozioni, fede cattolica. E molto altro.

Il tempo a disposizione è poco, ma non per colpa sua e, a dir la verità, non è neanche colpa dei tempi televisivi troppo stretti, ma solo ed esclusivamente di uno staff lavorativo che non le da tregua. Sia ben chiaro: Caterina Balivo è carinissima, ma dietro di lei c’è un’azienda vera e propria e che non passasse l’idea che arrivare alla sua corte sia poi così facile. La Balivo è diventata, negli anni, il volto di punta della Tv di Stato. Prima su Rai1 e poi, da sei anni a questa parte, è diventata la Regina incontrastata del secondo canale di mamma Rai. Caterina piace. Piace a tutti. Piace alle mamme, alle ragazze, agli uomini, ai colleghi, alle colleghe, ma anche ai gay e ai feticisti, come ama sottolineare nel nostro breve, ma intenso incontro. Dal vivo è bella. Bellissima. Forse ancora più bella di come appare in video. E’ semplice, semplicissima e forse la chiave del successo quotidiano del suo Detto Fatto (ora in pausa estiva, ndr), nonostante la concorrenza De Filippiana, è anche dovuta da questo suo essere così perdutamente friendly. Tra una domanda e l’altra la prima donna di mamma Rai si confessa come (forse) non ha fatto mai, raccontando anche di una sua serata al Gay Village quando essere icone gay, non era ancora una moda..

Piace molto al mondo femminile, ma anche al pubblico gay. Si è mai chiesta il perché?

Forse perché faccio parte di una generazione che vive il mondo gay come un mondo uguale a quello etero. Non mi piace catalogare il pubblico, figuriamoci le persone.

Qual è il segreto per essere così trasversali?

Probabilmente il non prendersi troppo sul serio e assecondare le proprie attitudini e il proprio modo di fare. In tv, come nella vita, sono una persona solare e sorridente, ma so essere anche molto puntigliosa e precisina.

E’ stata la madrina della serata finale di un fortunato Gay Village. Che ricordo ha di quella serata?

Divertimento puro! Ho amato quella serata, ho ballato come una pazza con i miei amici e ho fatto migliaia di selfie. Ringrazio ancora Vladimir Luxuria per l’invito e tutti i presenti, per il grande calore con il quale mi hanno accolto.

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Nonostante la sua forte fede cattolica, cosa pensa delle unioni civili?

Alcune volte si generalizza troppo e si perde il focus dei problemi. La fede è un sentimento soggettivo e personale. Non giudico affatto chi non ha fede, così come non giudico chi, come me, crede in Dio. Il fatto di avere fede, non significa non rispettare un sentimento importante come l’amore. Ne parlo spesso sui miei canali social e, nel mio piccolo, provo tutti i giorni a far capire che non devono esistere differenze tra persone. L’amore non conosce sesso. Non capivo e non capirò mai come si potessero negare delle garanzie a due persone dello stesso sesso.

Tutto il caos sulla “stepchild adoption” come se lo spiega?

Questo è un argomento più delicato, si parla di bambini e i bambini non sono solamente il futuro del nostro Paese, ma anche il presente che viviamo. I bambini sono delle spugne e apprendono tutto, che sia buono o cattivo, bello o brutto, giusto o sbagliato. Imparano a distinguerlo solo con il tempo, con la scuola e con l’educazione familiare. Noi italiani, forse, non siamo ancora pronti per affrontare questo passo. Però, in cuor mio, spero che lo si faccia presto perché, per crescere un figlio, servono solamente amore e rispetto. Questi insegnamenti possono arrivare solo ed esclusivamente da persone dotate di buon senso e, il buon senso, va al di là dell’orientamento sessuale.

Piuttosto, qual è la sua opinione a riguardo?

Non ho un opinione né favorevole, né contraria. Non avendo mai vissuto la situazione in prima persona, posso pensare che sarebbe un’esperienza forte e difficile, ma che va assolutamente rispettata se alla base c’è un forte e solido rapporto di coppia. Io provengo da una famiglia che definirei più che tradizionale e con mio marito, sebbene la nostra sia una bellissima famiglia allargata, formiamo una famiglia fatta di una mamma, un papà e dei figli.

E se suo figlio, un domani, le dovesse dire: “mamma: sono gay” come la prenderebbe?

La verità? Mi sentirei una mamma fallita se lui non me lo dicesse o se reprimesse la sua natura. Da quando ha due anni gli ripeto continuamente che alla mamma si dice tutto. Poi, a volte, capita che mi dica: “Mamma, ma poi tu ti arrabbi!

E lei cosa gli risponde?

Gli rispondo che mi arrabbio sul serio se lo vengo a sapere dagli altri. Inutile dirle che in questa fase della vita, ovviamente, mi riferisco alle marachelle che la maestra o la tata mi possono riferire.

Pensa che anche suo marito avrebbe la stessa reazione?

Beh, questo bisognerebbe chiederlo a lui!

Nonostante sia la Regina del secondo canale di mamma Rai, non sembra affatto una di quelle donne piene di se…

(Ride, ndr) ma menomale! Sarebbe una noia per me, per chi mi sta dietro e per chi mi segue da casa e sui miei canali social. Spero di non dover mai arrivare ad autocelebrarmi, perché vorrebbe dire che tutto ciò che sto costruendo ora, sarà diventato un cumulo di macerie.

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Le capita mai di soffermarsi a pensare a dove è arrivata?

Fortunatamente non tutti i giorni! Mi piace pensare che di strada da fare ce ne sia ancora tanta e che possa avere la forza di affrontare gli errori sempre con grinta e umiltà. E spero di andare avanti sempre con il sorriso.

Ventisette programmi televisivi, dal 2003 ad oggi, non sono proprio da tutti. Nel lavoro si sente più stacanovista o più passionale?

Entrambe le cose: sono stacanovista sugli orari, le scalette e tutte quelle cose che spesso a casa non si vedono, ma che rendono il programma un prodotto che funziona. Sono passionale quando in questa ricerca di precisione esce fuori il mio essere fumantina o sorridente, a seconda delle situazioni. Però, se posso, le confido che il mio primo programma Rai risale al 1999. Era “Scommettiamo che?” Lì facevo la valletta di Fabrizio Frizzi e Afef.

Nel 2012, in un’intervista ad Affari Italiani, affermò: “Simona Ventura è una mitraglietta e non si lascia sfuggire nulla. Condivido molte delle sue scelte.” Condivide persino la scelta di partecipare all’Isola dei Famosi?

Simona ha fatto suo uno degli slogan più ripetuti in tv: “Crederci sempre, arrendersi mai“, e le dirò che talvolta è stato il mio mantra, perciò se lei ci ha creduto in questo percorso di rinascita, perchè biasimarla?

Lei prenderebbe mai parte ad un reality?

Nella vita, come in amore, mai dire mai!

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Sommando i suoi ammiratori tra Facebook, Twitter e Instagram, arriva a un milione e duecentomila followers. Quanto contano i numeri nella sua vita?

I numeri non contano nulla, se non sono reali. Tra tutti i miei followers ci sono affezionatissimi, nuovi ammiratori, ragazzi e ragazze giovanissime, feticisti e criticoni. E le dirò: questo mix mi piace da matti! Quando posso, soprattutto nei weekend di pausa, cerco di rispondere a tutte le domande e ogni volta ho la conferma che quelli non sono numeri, ma persone.

Dica la verità: gestisce davvero lei tutti i suoi social?

I miei canali social e il mio blog, attivissimo dal 2008, sono un modo per comunicare con tutti. Con il passare del tempo, sono diventati anche una parte integrante del mio lavoro e, come tale, perché sia svolto nella maniera migliore possibile, mi avvalgo di un team di persone che mi aiutano nella gestione di contenuti e raccolta dati. Ovviamente tutto resta sotto il mio controllo!

Dove si vede da qui ai prossimi dieci anni?

Bella domanda. Forse avrò cambiato città, forse avrò un figlio o due ad aumentare la mia famiglia, forse avrò i capelli tinti, visto che ora sono super naturali e forse avrò una vita meno frenetica, anzi: sicuramente avrò una vita meno frenetica!

Senta: vista la sua generosità nei confronti di Ilaria Spada, facendole incontrare Kim Rossi Stuart, non è che avrebbe qualche amico anche per me?

(Ride, ndr) Quando vorrà organizzeremo una cena e le presenterò un paio di amici carini. Mi creda: è in ottime mani! Ho tanti amici gay single, a disposizione, ma ho pochissimi uomini etero da piazzare. Oramai, per amor di battuta, sono in via di estinzione!

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 Fonte: Gay.it

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