Così è stato per il primo figlio, Guido Alberto. Così sarà per la bambina che porta in grembo e nascerà in estate. «Il segno della croce ogni sera è anche per lei, adesso»
Un bambino che si sta formando è qualcosa di cui non è facile parlare con tranquillità. Caterina Balivo a 37 anni è al quinto mese, e stavolta – dopo Guido Alberto, quasi 5 anni – a battere i colpi da dentro è una femmina. Dosa le parole con misura, la conduttrice di Detto Fatto. Tiene lontano per quanto possibile l’aborto che ha passato, pensando solamente alla salute della piccola che nascerà in estate.
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«La gravidanza non è uno stato di grazia ma non deve neanche essere presa come condizione invalidante», ci racconta in una mattinata dall’agenda fitta, in cui non ha rinunciato a nulla.
«Penso che lavorare oggi sia più faticoso di ieri, certo, ma anche formativo. Faccio passare i momenti di down e nausea, evito gli sforzi, ma mi piace l’idea – finché posso – di non fermarmi. Mi piace che mia figlia ascolti intorno “movimento”: dalle riunioni alle risate e alle storie in trasmissione (Detto fatto va in onda ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì su Rai2, ndr)».
A chiederle se cambia qualcosa tra la prima volta e questa seconda, e se il fatto che sia femmina la fa più felice, risponde senza esitare: «A me e a Guido Maria (Brera, finanziere, suo marito dal 30 agosto 2014, ndr) è bastato vedere dalla morfologica che sta andando tutto bene. Ne succedono di ogni, per questo tutte le mie giornate si aprono e chiudono con il segno della croce. Un gesto che ho insegnato anche a mio figlio. Ora lo facciamo insieme prima di dormire. Che esista o non esista, lassù, avere fede quaggiù nella vita ci ripara un po’ dai timori».
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Guido Alberto è pronto al nuovo arrivo?
«Abituato ai fratelli Roberto e Costanza (figli del precedente matrimonio di Guido Maria Brera, ndr), è convinto che la sorellina lo coccolerà. Non ha ancora capito che stavolta toccherà a lui».
Con che nome verrà al mondo?
«Quello si decide sempre in sala parto».